I Sikani: raccontiamo la Sicilia danzando

Nei nostri articoli vi abbiamo sempre raccontato i diversi modi di come una tradizione viene rispettata e tramandata: feste, ricette culinarie e quant’altro. Esiste tuttavia un altro modo che riguarda un’arte altamente espressiva grazie ai movimenti del corpo: la danza.

Abbiamo avuto l’onore pochi giorni fa di intervistare Francesco Ferrise, uno dei componenti del gruppo I Sikani, che ringraziamo per la sua cortesia, la gioia e l’emozione con cui ci ha raccontato la sua storia.

Il gruppo nasce nell’aprile del 1997 dall’Associazione O.N.L.U.S. “Riccardo Casalaina”; il nome è stato scelto ed attribuito in omaggio alla etnia Sikana. La direzione artistica è del Maestro Rosario Rifici, che lo ha preso sotto la sua ala sin dall’inizio, e ancora oggi con orgoglio lo accompagna nelle sue esibizioni. Francesco è un giovane classe ’85 ed è entrato a farne parte dal 2002; i balli che eseguono sono quattro, ovviamente tipici della nostra splendida Sicilia:

  • Tarantella;
  • Polka;
  • Controdanza;
  • Quadriglia (tipico ballo ereditato dalla dominazione francese).

Durante la nostra intervista, Francesco ci confessa che con i Sikani si sono esibiti davvero pochissimo qui in Sicilia, partecipando solamente ad alcune serate a Trappitello e Basicò (dove si è tenuta la Sagra della provola), entrambi in provincia di Messina e nei paesi che circondano Castroreale, paese dove sin dal 1997 si tiene un evento internazionale chiamato “Festival del Tirreno“, arrivato a 15 edizioni e che quest’anno toccherà quota 16. A questo Festival partecipano gruppi provenienti da tutto il mondo: Polonia, Grecia, Turchia, Argentina, Paraguay, Spagna, Portogallo, Romania, Georgia, Bosnia, Serbia e Macedonia sono solo alcune nazioni che Francesco è riuscito ad elencarci a memoria. Assieme a loro sono protagonisti anche gruppi siciliani ed italiani e tantissimi altri popoli. In Italia hanno partecipato al Festival di Castrovillari.


Quando gli chiedo se sono mai stati all’estero scopriamo che grazie a questa particolarissima arte hanno avuto la fortuna di girare mezzo mondo:

  • due volte in PoloniaCracovia e Varsavia;
  • due volte in RomaniaSibiu;
  • due volte in SpagnaCastelo e Cerdanyola del Valles;
  • Serbia –  Belgrado;
  • BosniaSarajevo;
  • UngheriaGyor;
  • MacedoniaSkopje;
  • MaltaLa Valletta;
  • GreciaKavala;
  • PortogalloS. Marta de Portuzelo.

Francesco, durante il suo racconto sottolinea l’accoglienza ricevuta in ognuno di questi luoghi affermando che è ‹‹sempre stata favolosa e sono nati tantissimi rapporti di amicizia con gli altri gruppi, ma non solo, mantenuti ancora oggi grazie ai vari Social Network››.

Nel chiedergli un esempio di un bel ricordo di almeno una delle loro esibizioni, la sua mente lo riporta subito al Festival mondiale “Tygodniu Kultury Beskidzkiej” in Polonia nel 2002, quando, alla fine del ballo “U Malocchiu” la giuria, assieme a tutto il pubblico di circa 5000 persone si sono alzate in piedi per applaudirli; da brivido. Il risultato finale è stata la conquista del 1° posto della classifica relativa alle miglior coreografie e musiche e il 2° posto nella classifica generale. Molto tenero è il fatto che alla fine di ogni spettacolo lì in Polonia molti bambini osannavano i danzatori chiedendo loro un autografo: un’esperienza semplicemente indimenticabile.

Altra gara che lo ha visto vittorioso assieme ai Sikani si è svolta nel capodanno 2004/05 a Malta assieme a soli gruppi siciliani. Anche lì hanno fatto razzia di premi e hanno raggiunto il secondo gradino del podio.

Un vero e proprio motivo in più per essere orgogliosi della nostra Isola, anche se durante tutta l’intervista esce fuori un momento in cui ci si dovrebbe fermare a riflettere: una tradizione così bella, così particolare non ha molto riscontro in loco, mentre all’estero chi si esibisce viene accolto con serate magnifiche e un pubblico da stadio. Questo fatto ci intristisce un po’, non lo neghiamo, ma siamo convinti che comunque in giro gente che ci crede ce n’è e fa sempre tutto il possibile per tener vive le nostre passioni. E noi, raccontandovi queste belle storie, vogliamo fare altrettanto.

per info:
Gruppo Folk i Sikani su Facebook



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