Ogni comune ha il suo simbolo che lo contraddistingue sia per la propria storia che per le particolarità che ognuno di esse ha.
La città presa “in esame” oggi è quella di Catania che, col suo “Liotru” ha davvero delle cose molto interessanti da narrare.
Per cominciare bisogna dire che “u Liotru” è un elefante. Il suo nome è legato alla figura di Eliodoro, nobile catanese vissuto nell’VIII secolo, con ambizioni (non andate a buon fine) di nomina a Vescovo della Diocesi della città etnea, che si sarebbe successivamente convertito alla magia e avrebbe scolpito il pachiderma che si trova in Piazza del Duomo utilizzando la lava dell’Etna, e lo avrebbe cavalcato proprio per le sue magie. Come un po’ tutti i miti, non v’è certezza assoluta su determinati accadimenti; lo dimostra il fatto che altri studiosi hanno formulato nuove teorie, più o meno verosimili, tra cui quella in cui si parla dell’elefante come attrazione da circo, o addirittura del suo potere di proteggere il centro città dalle eruzioni dell’Etna.
“U Liotru” ha vissuto il susseguirsi di varie dominazioni, dai Vandali ai Bizantini, fino agli Arabi, che nominarono Catania “Medinat-el-fil”, che significa proprio “città dell’elefante”. Siamo nell’XI secolo; pochi anni dopo la città etnea è sconquassata da un terremoto terribile, ma riesce a rialzarsi nel giro di poco tempo. In quel periodo l’autorità cittadina era nelle mani del Vescovo-conte e il simbolo della città era l’effigie di San Giorgio (il martire che salvò la principessa Silene dal drago); una serie di rivolte popolari però era dietro l’angolo. C’era voglia di cambiare il modo di essere governati passando a città-demaniale, ossia sotto il controllo diretto della Corona, e di conseguenza il simbolo: “U Liotru” appunto. Non fu così facile. Dopo una serie di moti falliti nel 1195, nel 1207 e nel 1221, si dovette attendere solo il 1239, anno in cui il re di Sicilia Federico II firmò la concessione necessaria per l’ufficialità.
Tutt’oggi l’elefante è riprodotto fedelmente sia sullo stemma comunale che in quello universitario. Anche il Catania Calcio lo ha scelto come mascotte della squadra. Segno che tutta la città è legata a questo simbolo ricco di storia che tramanda alle nuove generazioni in ogni aspetto della vita cittadina.
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